La seconda stagione di The Rising of the Shield Hero è finalmente arrivata in italiano dopo una lunga attesa, iniziata nel 2020 e prolungata dalla pandemia che ha impattato non solo i tempi di produzione, ma anche la lunghezza dell’anime. Mentre la prima stagione era composta da ben 25 episodi, questa seconda stagione si limita a 13, con una conseguente accelerazione del ritmo narrativo che, purtroppo, ha avuto degli effetti negativi sulla trama e sullo sviluppo dei personaggi.
Dopo la conclusione della prima stagione, che aveva visto Naofumi Iwatani affrontare sfide enormi e crescere come eroe, la seconda stagione riprende la storia proprio dove si era interrotta. Naofumi, il nostro Eroe dello Scudo, si trova ora a fronteggiare una nuova minaccia, rappresentata dalla Tartaruga Spirituale, una creatura leggendaria capace di annientare tutto ciò che si trova sul suo cammino. La missione per sconfiggere questa gigantesca minaccia lo porta a formare nuove alleanze e a scoprire un complotto molto più grande e complesso di quanto avesse immaginato.
Purtroppo, il cambio di ritmo legato alla riduzione degli episodi si fa sentire sin dai primi minuti della stagione. La narrazione si concentra immediatamente sulla lotta contro la Tartaruga Spirituale, ma questo approccio accelerato lascia poco spazio a quella riflessione e introspezione che avevano arricchito la prima stagione. I personaggi non vengono sviluppati come ci si aspetterebbe, e la relazione tra Naofumi e i suoi compagni, come Raphtalia e Filo, risulta meno incisiva e profonda rispetto a quella a cui eravamo abituati.
Uno dei cambiamenti più evidenti riguarda Naofumi stesso. Se nella prima stagione era un personaggio introverso, diffidente e sempre pronto a combattere per la giustizia a suo modo, in questa seconda stagione sembra diventare improvvisamente più aperto, fiducioso e disposto a collaborare con nuove persone che incontra lungo il suo cammino. Questo cambiamento di atteggiamento, purtroppo, non appare molto coerente con il personaggio che abbiamo conosciuto e amato, e la stagione fatica a giustificarlo pienamente. Solo nel finale, grazie a una serie di eventi significativi, vediamo un ritorno alla sua essenza, con Naofumi che riprende il controllo della sua evoluzione, facendo emergere un’evoluzione più credibile e apprezzabile.
Dal punto di vista tecnico, l’animazione della seconda stagione presenta alti e bassi. Sebbene la produzione sia stata gestita da Kinema Citrus e DRMOVIE, lo studio che ha già contribuito alla qualità della prima stagione, la pandemia ha inevitabilmente influito sul comparto visivo. Se il comparto 2D riesce ancora a mantenere uno standard di qualità, la CGI non è sempre all’altezza delle aspettative. Alcune sequenze, infatti, risultano un po’ più rigide e meno fluide rispetto a quelle della prima stagione, il che impatta negativamente sull’esperienza visiva, soprattutto durante le scene più dinamiche.
Un altro aspetto che merita di essere sottolineato riguarda il doppiaggio italiano, che ha visto il suo debutto il 7 gennaio 2025. Grazie al lavoro dello studio VSI Rome e alla direzione del doppiaggio curata da Renata Bertolas, i personaggi guadagnano nuova vita nella versione italiana. Federico Viola, che presta la voce a Naofumi, riesce a trasmettere la giusta intensità emotiva, mentre Francesca Bielli e Sabrina Bonfitto danno un’interpretazione convincente a Raphtalia e Filo, rispettivamente. La qualità del doppiaggio arricchisce l’esperienza visiva, soprattutto per chi segue l’anime in italiano su Crunchyroll.
Nonostante i difetti, la seconda stagione di The Rising of the Shield Hero presenta anche spunti positivi. La nuova minaccia che si profila all’orizzonte e la scoperta di una verità più ampia sul mondo e sulle ondate di mostri crea un senso di attesa per i futuri sviluppi. Questi elementi narrativi mantengono alta l’attenzione e promettono un’evoluzione interessante per le prossime stagioni.
L’articolo The Rising of the Shield Hero Stagione 2: Un’analisi della trama, dei personaggi e delle sfide nella seconda avventura dell’Eroe dello Scudo proviene da CorriereNerd.it.